martedì 13 luglio 2010

NUOTATINA 2010 - 11 luglio 2010

Naviglio Langosco

Resoconto di un'avventura inaspettatamente difficile.
All'appuntamento alla graziosa ma semi abbandonata settecentesca Villa Fortuna ci ritroviamo in sei sportivi invece degli otto programmati: che i due disertori avessero subodorato qualche cosa di quello che sarebbe successo durante la giornata?
Il tempo è un po' coperto ma fa un bel caldo che per noi nuotatori è solamente un fatto positivo.
Il gentile Caffettano, assistente del CONSORZIO SESIA EST gestore del Naviglio Langosco, ci accompagna alla partenza e il suo cellulare dà una temperatura dell'acqua alla centralina di monitoraggio di 29° centigradi! In realtà l'acqua arriva a stento a 20° e i due lasciatisi convincere ad entrare senza muta soffrono per i primi minuti, e poi forse tacciono per rassegnazione.
Vi presento i partecipanti:
· Paolo Chiarino, eccezionale atleta con una serie di record straordinari quali il giro dell'isola di Manhattan, la traversata del lago di Garda da nord a sud e molti altri
· Paolo Cottini, soprannominato Paolo da Cannobio ma non si sa perché, vigoroso toscano che scatta non appena tocca l'acqua come una papera ad elastico
· Luciano Riva, granitico atleta canoista, nuotatore, guida alpina eccetera
· il duo Andrea Lazzati e Andrea Rimoldi fisicamente iperdotati, ma oggi uno di loro è acciaccato per uno strappo alla schiena.
· il sottoscritto, ormai non più definibile atletico, ma certamente entusiasta.
All'ultimo momento hanno dato forfait, per loro fortuna e vedremo perché sono stati fermati, Diego Novella ipernoto nuotatore di velocità e Pier Paolo Mezzanotte ottimo e giovane fondista protagonista della NUOTATONA 2009 da Sesto Calende a Gaggiano.
Si parte nel canale che si snoda fra alberi verdeggianti in curve sinuose, attraversato da pochi ponticelli in mattoni.
Siamo nel Parco del Ticino Piemontese e l'acqua è sorvolata da una miriadi di libellule color blu metallico.
La corrente fila veloce intorno ai 7 km all'ora ma nuotiamo velocemente col solito spirito competitivo.
Siamo partiti in ritardo di 45 minuti e vogliamo provare a recuperare.
Il percorso è sempre bello, con fiori colorati lungo le sponde, molti uccelli che scappano sopra le nostre teste e ben presto passiamo sotto al ponte dell'autostrada MI-TO e a quello dell'Alta Velocità.
Da decenni avevo sognato il Canale Langosco e lo Sforzesco che intravedevo sfrecciando sull'autostrada subito dopo il ponte sul Ticino e adesso, caparbiamente, ci sono finalmente finito dentro.
A torre Mandelli vediamo i primi ragazzi che si bagnano nel canale, sono sicuramente algerini o marocchini come tutti quelli che incontreremo più avanti, compreso uno con in mano un coltellaccio con la lama di 30 cm: chissà che cosa gli sarà servito?
Nuotiamo tranquillamente per oltre due ore e mezza e finalmente le due curve secche a destra e a sinistra ci avvertono che stiamo arrivando a Cassolnovo: nella muta abbiamo infilato la copia plastificata della piantina del percorso e al collo porto il cellulare in un involucro morbido che mi consente di selezionare, sentire le chiamate e parlare con assoluta disinvoltura!
In più le mie figlie mi hanno regalato anche una busta stagna per la macchina digitale e queste attrezzature sorprendentemente scientifiche per la mia mentalità romantica saranno i compagni fedeli e essenziali di tutta la giornata.
L'arrivo a Cassolnovo è perfetto, dietro al giardino della chiesa di San Giorgio ricco di alberi secolari che si sporgono con i loro rami sul canale.
Mia moglie Violante è lì precisissima all'appuntamento e ci trasferiamo alla trattoria L'Angolo Perduto di Villa Reale.
Ho ordinato risotto alle rane locali pescate dai pensionati e scopro che quasi nessuno di noi ha mai assaggiato questo piatto tipico della bassa milanese, ma niente paura: due enormi basle di risotto squisito vengono divorate fino a ripulire il fondo dei piatti e i cucchiai.
Confesso che anch'io forse non aveva mai mangiato le rane in risotto, ma sempre fritte impastellate, sono buonissime e il sapore assomiglia a quello delle telline, le arselle o le vongole. Una buona insalata e un gelato alla grappa casalingo completano la dieta dei nuotatori: d'altronde cosa mai meglio delle rane può aiutarci a nuotare?
Alle 15 si riparte a valle della centrale a turbine di Mulino Del Conte con un bel tuffo rinfrescante e dopo pochi minuti ci vediamo venire incontro un'opera idraulica di recente completamento con tre paratoie, alzate, un sottopassaggio e un primo salto successivo, modesto di altezza e divertente.
Siamo in periferia di Vigevano e ci manca ancora circa metà del percorso complessivo; io personalmente all'arrivo a Cassolnovo ero già cotto di stanchezza ma l'acqua fresca (e il gelato alla grappa) mi hanno rinfrancato. Dopo poche centinaia di metri dobbiamo uscire per scavalcare un canale ortogonale al Langosco e la precisione dei dati di rilievo e la facilità con la quale usciamo e rientriamo nell'acqua ci rilassano moltissimo. E invece dopo un altro paio di kilometri ecco la prima sorpresa: una curva sinistra, alcune bocche di presa, un allargamento del canale verso destra e un boato!
Cazzo! Cos'è?
Io come sempre sono ultimo perché perdo sempre tempo ad armeggiare con la macchina fotografica e vedo rapidamente scomparire davanti a me dalla vista i miei tre amici (gli acciaccati si erano fermati a Cassolnovo.
Mi pare di sentire anche qualche urlo e poi sono dentro anch'io nel salto d'acqua: riesco a portare all'ultimo momento le pinne avanti perché avevamo deciso tutti insieme che era sempre meglio affrontare le eventuali rapide a piedi avanti e subito dopo non capisco più niente.
Schiuma, rumore, male a una coscia e faccio appena in tempo a ricordarmi della discussione che avevamo affrontato sulla teoria del “rullo”, ovvero del gorgo che ti trattiene alla base dei salti artificiali, e così cerco di spingermi il più lontano che posso.
Quando finalmente riesco ad aprire gli occhi e mi trovo a galla in posizione normale vedo che ho superato Paolo da Cannobio che è rimasto probabilmente risucchiato per un po' dal rullo che gli ha strappato anche il palloncino che infatti non riemerge più e sarà ancora lì che gira nel gorgo.
Paolo è visibilmente spaventato, io anche, Luciano e Paolo Chiarino sembra che ne siano usciti meglio e sono già leggermente più avanti.
Comunque da questo momento nessuna fotografia documenta il resto della avventura!
Mi sento un po' in colpa con i miei amici per non essere riuscito a controllare esattamente tutto il percorso ma il Canale non ovunque è costeggiato da sentieri e l'assistente Coldesina del Consorzio mi aveva tranquillizzato su alcuni punti che non avevo potuto ispezionare personalmente per cui avevo chiesto a Pier Paolo Mezzanotte di controllare fisicamente solo un paio di salti considerati pericolosi, ma Pier Paolo oggi non è con noi e quindi comincio a sentirmi insicuro.
Però andiamo avanti lo stesso perché il salto successivo, che nella piantina avevo osato definire anche come molto divertente, lo avevo ispezionato per bene domenica prima insieme a Violante e avevo ammirato i ragazzi algerini che si tuffavano tranquillamente nell'acqua vorticosa e quindi pensavo che non ci sarebbero stati problemi per noi, almeno in quel punto. 2 km tranquilli, arriva il salto “divertente” e quando ne veniamo fuori Paolo Chiarino ha perso gli occhialini mentre io per un pelo non mi vedo strappare il boccaglio!
Momento di esitazione: i quattro coraggiosi riescono a fermarsi, confabulano sul cosa fare, io sul cellulare, che come ricordate funziona perfettamente, ricevo intanto una telefonata da mia figlia, che ci sta venendo incontro al castello di Scaldasole, che mi chiede se alla rotatoria deve andare a destra o a sinistra (!?)
Telefono all'assistente Coldesina per ricontrollare le informazioni sul percorso che ci manca e da lui mi sento dire che il livello dell'acqua durante la notte è salito e che secondo lui il prossimo ponte della statale Vigevano Mortara potrebbe essere talmente basso da obbligarci a nuotare sott'acqua, il che non ci piace tenuto conto che abbiamo ancora qualche palloncino residuo che ci terrebbe a galla.
Decidiamo comunque di ripartire ma dopo soli 500 m prima della famosa statale risentiamo il tuono, così ci sembra!, di un'altra caduta d'acqua della quale non sapevamo assolutamente nulla e non ci sentiamo di affrontarla alla cieca.
Usciamo dal canale, io per la verità vengo issato fuori, ma confesso che alla mia età mi rendo conto che non ho più la agilità per uscire da solo, e cerchiamo di continuare via terra.
Due di noi hanno le calze, due di noi no, tre di noi hanno la muta uno no.
Il sentiero è cosparso di rovi e brulica di insetti.
Cerchiamo di avanzare nella risaia adiacente ma si affonda talvolta per mezzo metro.
Sole pieno,40°, con muta intera e pinne e maschere in mano avanziamo faticosissimamente, dopo tre quarti d'ora quando cado perché una gamba sprofonda nel fango stento a trovare la forza per riuscire a rialzarmi.
Luciano saggiamente insiste per rientrare nel canale mentre io con il poco fiato che mi resta cerco di spiegare a Violante col cellulare, che miracolosamente ha resistito all'acqua, in che località forse potremmo arrivare se ce la facciamo e infine ci rituffiamo nel canale dopo avere in questo modo faticosamente superato via terra il salto ignoto che sentiamo ancora rumoreggiare alle nostre spalle.
Rimane l'angoscia del ponte della statale forse insuperabile e invece quando da lontano lo vediamo arrivare capiamo che ci si passa sotto tranquillamente e sopra al ponte vediamo anche Violante che è riuscita a trovare la strada giusta e che sta aspettando angosciata.
Qui finisce la NUOTATINA 2010, dopo quattro ore e mezza di nuotata e con la convinzione che abbiamo fatto bene a non rischiare di più.
Siamo devastati dalle punture, dai graffi, dal fango e perché no dalla stanchezza.
Il mio amico Franco Strada mi sta aspettando al castello di Scaldasole con vino fresco a bordo piscina ma noi non ce la facciamo proprio più e così Franco mi manda al diavolo offesissimo e nei prossimi giorni cercherò di spiegargli che ero proprio al limite delle forze.
Torniamo a recuperare le auto a Villa Fortuna, ci salutiamo un po' come dei superstiti e penso che siamo tutti curiosi di come giudicheremo nei prossimi giorni e nel futuro questa esperienza così particolare.
Certamente è stato importante che fossimo in pochi e tosti!
Arrivederci per la NUOTATONA 2010 da Sesto Calende a Milano che non potrà presentare, e di questo sono assolutamente certo per averla già percorsa a nuoto lo scorso anno, nessun imprevisto!

venerdì 2 luglio 2010

NUOTATINA 2010

Naviglio Langosco
11 luglio 2010 percorrenza totale di circa kilometri 37,50
programma dettagliato
agg. 8.7.2010

i tempi sono indicativi, i partecipanti sono attualmente 8, il numero massimo previsto è 10
9.00: Raduno a Galliate località Villa Fortuna. Uscita autostrada Mi-To Novara Est.
Trasferimento a piedi/auto alla partenza 1 km
9.30 vestizione al ponte della presa della Roggia Molinara di Vulpiano. Partenza

10.30 passaggio sotto il ponte dell'autostrada Mi-To e della ferrovia
12.15* arrivo e uscita dall'acqua sul retro della chiesa di San Giorgio di Cassolnovo. Trasferimento in auto per kilometri 2,5 alla Trattoria Angolo Perduto di Villa Reale Cassolnovo via Della Chiesa 1 0381 910078
14.00 reingresso in acqua a Cassolnovo
14.30** uscita ai lavatoi della frazione Mulino Del Conte e trasferimento a piedi per 500 m dopo la centrale
15.00 reingresso in acqua dopo la centrale
15.15** passaggio emozionante sotto lo scolmatore della Roggia Mora Rocca Saporiti
15.30 uscire e rientrare per scavalcamento a piedi della Roggia Vecchia di Vigevano
16.15** due salti e stramazzo divertente all'incrocio con il Torrente Terdoppio. Fermarsi per radunarsi lato esterno curva secca verso destra
17. 00 tratto con piccoli salti. Uscire e rientrare lato dx con scaletta al salto della Centrale Lucini inattiva. Punto significativo. Poi piccoli salti non problematici.
18. 00 uscire dal lato sx basso e rientrare a Cascina Conca. Punto pericoloso
18.45* piccoli salti e arrivo al termine del Canale Langosco in comune di Tromello località Cascina Montagione
19.00 trasferimento in auto o a nuoto(??) al Castello di Scaldasole ospiti dei Signori Strada per un bagno in piscina per gli instancabili e per un meritato brindisi
20.15* saluti e abbracci e ritorno in macchina a Galliate a Villa Fortuna
* previsto incontro con auto di accompagnamento
** possibile incontro con auto di accompagnamento